Oltre al deal su Marelli Motori, Carlyle è vicino a chiudere un'altra operazione: l'acquisizione della quota di maggioranza di Forgital, azienda specializzata in produzione di anelli e altri componenti forgiati per i settori aerospaziale, oil&gas ed energia. Il private equity avrebbe fatto un'offerta vincolante da 900 – 950 milioni di euro. L'azienda è controllata per l'83% dalla famiglia Spezzapria e per il 17% dal Fondo italiano d'investimento, tramite Nb Aurora. I maggiori soci avevano dato il via libera alla trattativa lo scorso autunno e tra le possibilità c'era anche quella della quotazione a Piazza Affari. Carlyle in un primo momento aveva avuto l’esclusiva per trattare con l'azienda e aveva proseguito i colloqui con la famiglia azionista anche una volta scaduta, lo scorso dicembre. Il dossier aveva attirato l'attenzione di diversi gruppi finanziari oltre a Carlyle, come Alpha, Blackstone e Cvc. Forgital, che oggi ha una valutazione superiore al miliardo, fu fondata nel 1873. L’espansione internazionale iniziò negli anni Ottanta con la costituzione di una società commerciale negli Stati Uniti. Ma fu nel decennio successivo che iniziarono le acquisizioni con Sumec, Forgiavelo e Istituto Scientifico Breda. Successivamente, nel 2002 fu la volta della francese Forges Maurice Dembiermont, il principale concorrente dell'epoca, mentre quattro anni dopo Forgital comprò la Holding Fmdl.