AIFI fa suoi i principi Esg e ne realizza delle linee guida per i propri associati. I criteri Esg (Environmental, Social e Governance) su cui AIFI l’associazione del private equity, venture capital e private debt, dalla firma della carta dell’investimento sostenibile, ha lavorato in questi anni per giungere a una serie di indicazioni di buona prassi che i soci possono utilizzare nella gestione della propria attività di investimento. Il compendio può essere utile per indirizzare gli investitori verso scelte più coerenti rispetto alle tematiche Esg.“Selezionare le opportunità, non può essere più un’attività che prescinde da un’analisi degli elementi ambientali, sociali e di governance” afferma Innocenzo Cipolletta presidente AIFI, “e si può fare non per forza escludendo semplicemente un’operazione ma intervenendo per creare valore, per far crescere le aziende in portafoglio sia sotto il profilo delle dimensioni sia della reputazione, arrivando al disinvestimento con una target che ha accresciuto il proprio valore sia negli asset tangibili sia in quelli intangibili”. Gli stessi investitori si orientano sempre più verso quei fondi che hanno nella propria governance tali pratiche, e anche l’Europa ribadisce la necessità di cambiare il proprio modo di operare, e lo ha esplicitato attraverso Direttiva europea sulla rendicontazione delle informazioni non finanziarie. A breve AIFI pubblicherà anche un quaderno che esplicita in modo più approfondito il tema e le possibili attività per rendere fondi e target più sostenibili.